NASCITA E SVILUPPO DELL'INDUSTRIA EUROPEA
L'INDUSTRIA, IN EUROPA, DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AD OGGI
Quando e dove nacquero le prime industrie in Europa?
La nascita delle prime industrie in Europa si ebbe in Inghilterra alla fine del '700.
Iniziò un periodo, noto come rivoluzione industriale, che portò delle profonde trasformazioni non solo in campo economico, ma anche sociale.
Perché l'industria ebbe le sue origini in Inghilterra?
L'industria ebbe le sue origini in Inghilterra perché il paese era ricco di miniere:
- di carbone, che rappresentava una notevole fonte di energia necessaria al funzionamento delle macchine;
- di ferro, che costituiva una materia prima utile per la lavorazione dei metalli.
In quali altri paesi si diffuse successiavamente l'industria?
Quali fattori portarono alla successiva diffusione dell'industria in tutta l'Europa?
Successivamente l'industria si diffuse in tutta l'Europa, anche in paesi poveri di carbone e di minerali. Ciò fu dovuto:
- alla nascita e alla diffusione della ferrovia che permise di trasportare il carbone e i minerali dai luoghi di origine a quelli di destinazione con costi contenuti;
- all'uso dell'energia idroelettrica al posto del carbone che portò alla localizzazione di molte industrie nei pressi di importanti corsi d'acqua.
L'industria si sviluppò in modo uniforme in tutto il continente europeo?
Nonostante la localizzazione dell'industria non fosse più strettamente legata alla presenza di giacimenti di carbone e di ferro, l'industria non si sviluppò in modo uniforme in tutta l'Europa.
Il Regno Unito, la Germania e la Francia rimasero, fino all'inizio del 1900, le poche potenze industriali euroepee.
Cosa accadde all'industria europea nel '900?
Nel '900 i cambiamenti dell'industria europea seguirono due modelli diversi:
- uno relativo ai paesi dell'Europa occidentale, dove si diffuse il modello capitalista;
- l'altro relativo all'ex Unione Sovietica e agli altri paesi dell'Europa orientale, dove si affermò il sistema collettivista.
Come si è evoluta l'industria nell'Europa occidentale?
Nell'Europa occidentale, nei paesi più industrializzati, durante la seconda guerra mondiale le fabbriche furono distrutte durante i bombardamenti oppure effettuavano una produzione tipica di guerra (armi, munizioni, veicoli militari).
Di conseguenza, il dopoguerra, fu caratterizzato dalla ricostruzione industriale e dalla riconversione delle produzioni effettuate dalle aziende.
Un importante stimolo alla crescita dell'industria venne dalla costituzione del MEC negli anni '60, durante i quali si ebbe una grossa crescita delle imprese dedite alla produzione di beni di consumo, cioè di beni destinati al consumo da parte delle famiglie.
Negli anni '70 l'industria dell'Europa occidentale fu colpita dalla crisi energetica dovuta all'aumento del costo del petrolio. Tale crisi si manifestò in modo più marcato nei paesi dell'area mediterranea dotati di minori risorse e meno industrializzati degli altri.
Un fenomeno che ha ulteriormente modificato tutto il settore secondario è stato il diffondersi dei processi di automazione che hanno portato ad una costante riduzione della manodopera impiegata nelle aziende e ad una crescente produttività.
Come si è evoluta l'industria nell'Europa orientale?
Nell'Europa orientale, fino agli anni '90, le industrie erano in mano allo Stato e si trattava prevalentemente di industrie siderurgiche, metallurghiche, e meccaniche, mentre poco sviluppato era il settore dell'industria dei beni di consumo.
Molto lente furono le innovazioni introdotte e l'automazione era ridotta: di conseguenza la forza lavoro impiegata nel settore è sempre stata molto più alta rispetto all'Europa occidentale.
Come è cambiata l'industria europea negli anni più recenti?
Intorno agli anni '80 le imprese europee iniziarono a risentire della grande concorrenza dei prodotti provenienti dall'Asia e dal Sudamerica, capaci di produrre a prezzi molto più bassi soprattutto per il basso costo della manodopera rispetto a quella dei paesi europei.
Dopo la fine del regime comunista (tra gli anni '80 e gli anni '90), vennero chiuse molte fabbriche ormai poco produttive e le differenze tra l'industria dell'Europa occidentale e di quella orientale si sono andate attenutando.
Inoltre, molte aziende dell'Europa occidentale hanno trovato conveniente spostarsi nei paesi dell'est per riuscire a produrre a costi più contenuti.