FATTORI NATURALI CHE INFLUENZANO L'AGRICOLTURA ITALIANA
CARATTERI STRUTTURALI DELL'AGRICOLTURA ITALIANA
Principali produzioni agricole in Italia (Dati Istat)
Quali elementi dell'ambiente geografico influenzano l'agricoltura italiana?
L'agricoltura italiana è influenzata da molti elementi dell'ambiente geografico. Alcuni hanno un influsso positivo, altri negativo.
Tra questi elementi ricordiamo:
- la morfologia del suolo;
- la composizione dei suoli;
- il clima;
- i corsi d'acqua.
In che modo la morfologia del suolo influenza l'agricoltura italiana?
In Italia solamente il 23% del territorio è pianeggiante. Il 42% del territorio è costituito da colline, mentre il 35% è montuoso.
La morfologia del suolo ha un'influenza negativa sull'agricoltura italiana. Essa rende difficile l'impiego di mezzi meccanici motorizzati, i trasporti dei prodotti agricoli, e anche dove sono possibili delle colture in ambiente montano, queste presentano un minor rendimento rispetto alle stesse coltivazioni effettuate in pianura.
In che modo la composizione dei suoli influenza l'agricoltura?
Anche la composizione dei suoli influenza l'agricoltura.
In montagna, dove la ripidità non è tale da impedire lo svolgimento di attività agricole, i suoli sono generalmente poveri di sali minerali e di humus perché questi vengono portati via dalle acque che scorrono verso valle.
Anche la terra rossa, tipica delle doline e delle zone carsiche, è poco fertile, come pure la zona ciottolosa dell'alta pianura padano-veneta.
I terreni naturalmente fertili sono scarsi:
- sono quelli della bassa Padania e delle altre pianure alluvionali, freschi, aerati, ricchi di sostanze di origine organica;
- e quelli di origine vulcanica, come la pianura campana e la piana di Catania.
Molti altri terreni sono stati migliorati dalle attenzioni degli agricoltori che li hanno impiegati per le coltivazioni più adatte al suolo. Così:
- le colline toscane sono state coltivate a vigneti;
- le aride terre pugliesi sono state impiegate per la coltivazione dell'olivo.
In che modo il clima influenza l'agricoltura?
L'Italia si estende tra 47° e 36° di latitudine Nord. La sua posizione astronomica fa sì che essa appartenga alla fascia climatica temperata.
La mitezza del clima è favorita anche dalla presenza del mare che bagna tutta la penisola e ha un influsso favorevole sull'agricoltura. Anche le zone che si affacciano sui grandi laghi subalpini beneficiano di un clima dolce. Il clima mite consente la coltivazione di piante mediterranee e la produzione di primizie.
Va detto, però, che a volte le zone litoranee sono colpite da venti marini che possono recare danno alle coltivazioni.
Nelle zone montane più elevate, il freddo riduce la durata del ciclo di vegetazione e impedisce alcune coltivazioni.
In ogni caso, l'estensione del territorio nel senso della latitudine porta ad una varietà di climi che si traduce in una varietà di prodotti vegetali.
Anche le precipitazioni hanno un peso notevole sull'agricoltura del nostro paese. La penisola e le isole sono caratterizzate da scarse precipitazioni che vengono a mancare proprio nei periodi più caldi (da maggio a settembre), quando hanno maggiore importanza per le colture erbacee ed arboree. Al Sud, inoltre, le elevate temperature accentuano l'evaporazione riducendo i vantaggi apportati dalle piogge.
In che modo i corsi d'acqua influenzano l'agricoltura?
Anche i corsi d'acqua influenzano l'agricoltura, dato che da essi, spesso, si attinge per l'irrigazione dei campi.
Le regioni settentrionali sono più favorite, in tal senso, dato che dispongono di maggiori corsi d'acqua e poiché il loro regime è più regolare.
Più difficile è la situazione delle regioni centro-meridionali e delle isole dove i corsi d'acqua scarseggiano e hanno un regime prevalentemente torrentizio.