LO SFRUTTAMENTO DEI BOSCHI E LA SILVICOLTURA

Attualmente le foreste coprono il 30% delle terre emerse.

La notevole estensione delle foreste è dovuta al fatto che esse non hanno bisogno di condizioni climatiche particolarmente favorevoli per crescere.

Infatti, per la vita del bosco, sono sufficienti:

• precipitazioni di circa 500 mm di pioggia all'anno;
• temperature al di sopra dei 6° C per almeno tre mesi l'anno.

E queste condizioni si riscontrano nella gran parte delle terre emerse.

Se da un lato le foreste crescono un po' ovunque e però vero che le diverse condizioni climatiche che si trovano nelle varie aree della superficie terrestre fanno sì che esse presentino caratteristiche diverse.

Sul nostro pianeta troviamo essenzialmente due tipi di foreste:

• quelle della zona equatoriale;
• quelle delle zone temperate.

Fino alla fine del medioevo l'estensione delle foreste è rimasta praticamente invariata.

Nell'età moderna, la crescita della popolazione mondiale, la necessità di trovare nuove terre da coltivare, l'aumento del consumo del legname, hanno portato ad un forte disboscamento.

Negli anni più recenti si è però assistito ad una inversione di tendenza e ad uno sfruttamento più razionale di boschi e foreste.

Per silvicoltura si intende l'attività di coltivazione, conservazione e sfruttamento di boschi e foreste nel modo più opportuno.

Il legname che si ottiene dai boschi e dalle foreste viene impiegato:

• per la produzione di carta e di tutti i prodotti che derivano dalla cellulosa (rayon, viscosa, cellophane, ecc..)
• per la produzione di mobili;
• in edilizia dove viene impiegato sotto forma di travi, parquet, perline, materiali isolanti;
• come combustibile.