LE FORESTE DELLA FASCIA TROPICALE
LE FORESTE DELLA FASCIA TROPICALE E LA PRODUZIONE DI LEGNAMI PREGIATI
Quali sono le caratteristiche delle foreste della fascia tropicale?
Nelle zone intorno all'Equatore le temperature sono elevate e le piogge abbondanti. Qui cresce la foresta pluviale, una foresta rigogliosa, fitta e spesso inaccessibile all'uomo.
Mano a mano che ci si allontana dall'Equatore la piovosità diminuisce e la foresta diventa meno folta fino a quando essa assume l'aspetto di due sottili strisce lungo i corsi dei fiumi, nelle savane. Si parla, in questi casi, di foreste a galleria perché la cupola della foresta tende a chiudersi sopra il corso d'acqua.
Nelle zone caratterizzate dal clima monsonico, dove si alterna una stagione umida ad una secca, cresce una particolare foresta pluviale che prende il nome di foresta monsonica o anche giungla.
Quali piante sono presenti nella foresta pluviale?
Nella foresta pluviale vi è una notevole varietà di specie vegetali che coesistono l'una accanto all'altra.
In genere le piante non perdono tutte le foglie in un certo periodo dell'anno, ma la loro caduta avviene gradualmente mentre delle nuove foglie sostituiscono quelle vecchie.
Che tipi di legname si ricava dalle foreste delle zone tropicali?
Dalle foreste delle zone tropicali si ricavano legnami di tipo forte, molto pregiati come:
- il mogano, ottenuto soprattutto nell'America centrale;
- l'ebano, ottenuto in Africa e in Asia sud-orientale;
- il palissandro, prodotto nell'America meridionale ed in India;
- il tek tipico dell'Africa orientale e dell'Indonesia;
- il sandalo, ottenuto in India e in Sri Lanka.
Quale impiego fanno del legname i paesi produttori della zona equatoriale?
I paesi produttori di legname che si trovano nella zona equatoriale per lo più esportano tale prodotto all'estero.
In passato venivano esportati solamente tronchi grezzi, mentre oggi esistono sul posto segherie e fabbriche che permettono di ottenere dei semilavorati che vengono poi destinati ai mercati stranieri.