IL TAVOLIERE DELLE PUGLIE
POSIZIONE, ORIGINE, ECONOMIA DEL TAVOLIERE DELLE PUGLIE
Elenco delle principali pianure italiane raggruppate in base alle regioni di appartenenza
Elenco delle prinicpali pianure raggruppate in base alla loro origine
Quali sono le origini del termine Tavoliere delle Puglie?
Il termine Tavoliere delle Puglie deriva dalle Tavole censorie, cioè i registri sui quali i Romani annotavano i propri possedimenti agricoli.
Dove si trova il Tavoliere delle Puglie?
Il Tavoliere delle Puglie si trova in Puglia.
Esso è compreso tra:
- il subappennino da una parte;
- il Gargano e il Golfo di Manfredonia dall'altro.
Il suo territorio coincide, approssimativamente, con quello della provincia di Foggia.
Quanto è esteso il Tavoliere delle Puglie?
Il Tavoliere delle Puglie è esteso circa 3.000 km2 e rappresenta la seconda pianura italiana, per estensione, dopo la Pianura Padana.
Qual è l'origine del Tavoliere delle Puglie?
Vi sono dei fiumi nel Tavoliere delle Puglie?
Il Tavoliere delle Puglie è caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d'acqua che hanno un regime molto irregolare.
Soltanto due di essi, l'Ofanto e il Carapelle, sfociano al mare in superficie. Gli altri, invece, si insabbiano prima di arrivare al mare. Ciò spiega perché, nella zona costiera, il Tavoliere è a volte paludoso.
I fiumi sono poveri di acque: per questa ragione la zona risulta arida soprattutto all'interno.
Quali sono le attività economiche diffuse nel Tavoliere delle Puglie?
L'aridità del suolo dovuta all'assenza di corsi d'acqua e di abbondanti piogge ha fatto sì che, per lungo tempo, in questa zona si praticasse solamente la pastorizia. D'inverno le pecore lasciavano l'Abruzzo e le zone più elevate del Gargano per giungere nel Tavoliere: questa pratica è nota con il nome di transumanza.
Successivamente, per favorire lo sviluppo dell'agricoltura l'uomo è intervenuto con la costruzione dell'acquedotto pugliese. Di conseguenza questa area è stata destinata, dapprima alla coltivazione del grano e dell'avena e, successivamente, a quella delle barbabietole, del pomodoro, degli olivi e delle viti.