ESAURIMENTO DELLE RISORSE MINERARIE
RISORSE MINERARIE NON RINNOVABILI
Cosa si intende per risorse non rinnovabili?
Per risorse non rinnovabili si intendono delle risorse che, una volta esaurite, non possono più essere ripristinate.
Perché si afferma che le risorse minerarie non sono rinnovabili?
I minerali si sono formati in seguito a trasformazioni chimiche e fisiche verificatesi nelle ere geologiche e che continuano a verificarsi tutt''ora.
Nonostante questi processi siano ancora in corso si afferma che i minerali sono risorse non rinnovabili: questo perché i tempi di formazione degli stessi sono molto lunghi e vanno da milioni di anni a decine di milioni di anni.
Qual è la principale conseguenza dello sfruttamento delle risorse minerarie?
Dato che, per la formazione delle risorse minerarie sono necessarie, come minimo decine di anni accade che uno sfruttamento eccessivo delle stesse rischi di determinare un loro esaurimento.
Quando si iniziò a pensare che le risorse minerarie fossero esauribili?
Fino alla rivoluzione industriale il consumo di minerali è stato piuttosto limitato, ma con la rivoluzione industriale e lo sviluppo di tutte le attività industriali il consumo dei minerali ha avuto un incremento vertiginoso.
Intorno al 1970 si iniziò a pensare che le risorse minerarie fossero esauribili.
Cosa si può fare per ridurre i rischi di esaurimento dei minerali?
Per ridurre i rischi di esaurimento dei minerali si possono seguire vari accorgimenti.
Innanzitutto è necessario un loro più razionale utilizzo.
Inoltre:
- si possono effettuare attività di ricerca di nuovi giacimenti;
- si può procedere al riciclaggio degli scarti di lavorazione, dei rottami e dei rifiuti metallici delle industrie e dei privati;
- si possono sostituire alcuni minerali, meno reperibili, con altri dei quali si dispone in maggiore quantità o con altri materiali, come ad esempio, la plastica;
- si può aumentare il ciclo di vita dei prodotti.
Quale ruolo potranno avere i giacimenti sottomarini in futuro?
In futuro un ruolo importante potranno avere i giacimenti sottomarini. Nei fondali degli oceani, infatti, sono presenti noduli polimetallici ricchi di manganese, ferro, rame, cobalto, presenti in percentuali variabili.
La quantità di tali risorse è ragguardevole. Tuttavia, i noduli si trovano a profondità elevatissime (in media intorno ai 4.000 metri) e sono spesso coperti da fanghi e sedimenti a volte anche molto spessi. Per queste ragioni il loro sfruttamento non appare ancora economicamente conveniente.
Inoltre, poiché i fondali oceanici non appartengono a nessuno Stato, si hanno anche problemi legali legati ad un loro utilizzo.