LE COSTELLAZIONI

Se di notte osserviamo le stelle, ad una certa distanza di tempo, ci sembra che esse si siano spostate da Est verso Ovest: in realtà si tratta di un moto apparente come quello del Sole dato che è la Terra a ruotare intorno al proprio asse da Ovest verso Est.

Dato che la rotazione della Terra avviene in 24 ore, osservando il cielo di notte, sempre alla medesima ora, troviamo le stelle sempre nella stessa posizione.

Dato che noi vediamo le stelle sempre nella stessa posizione, gli antichi le immaginavano come appese su una sfera opaca e tutte alla stessa distanza da noi. Per questo essi le chiamavano stelle fisse.

Le costellazioni sono raggruppamenti di stelle unite idealmente in un'unica figura da una linea immaginaria.

Le costellazioni sono 88.

Nel 1928 l'Unione astronomica internazione ha deciso di dividere il cielo in 88 zone assegnando ad ognuna di esse:

• dei limiti ben precisi;
• un proprio nome.

La decisione di attribuire ad ogni costellazione un nome ben preciso nasce dal fatto che in passato venivano attribuiti nomi diversi allo stesso raggruppamento di stelle.

Il raggruppamento di stelle che per i Greci era l'Orsa Maggiore, per i Romani era il Grande Carro, per i Cinesi raffigurava una pentola e per gli Egiziani la zampa di un bue.

Le costellazioni possono essere divise, a seconda della loro posizione, in:

• costellazioni zodiacali;
• costellazioni boreali;
• costellazioni australi.

Le costellazioni zodiacali si trovano in una fascia circolare immaginaria detta Zodiaco. Lungo questa fascia sembra che il Sole si muova nel corso dell'anno dal mese di marzo al febbraio dell'anno successivo.

Le costellazioni boreali sono quelle visibili nell'emisfero boreale.

Le costellazioni australi sono quelle visibili nell'emisfero australe.

Tra le costellazioni più importanti dell'emisfero boreale abbiamo:

• l'Orsa Maggiore, che i Romani chiamavano Grande Carro;
• l'Orsa Minore, che i Romani chiamavano Piccolo Carro e che comprende la Stella Polare.