L'INDUSTRIA MECCANICA IN ITALIA

L'industria meccanica, grazie ad una gamma molto vasta di lavorazioni, rappresenta una parte importantissima del sistema economico italiano.

Essa occupa quasi il 42% di tutti gli addetti al settore manifatturiero e il 6% degli addetti all'intera economia.

I principali rami nei quali si articola l'industria meccanica italiana sono:

• l'industria della costruzione dei mezzi di trasporto (automobili, motocicli, biciclette, navi, aerei);
• l'industria delle macchine e degli apparecchi elettrici;
• l'industria della meccanica di precisione;
• l'industria dei macchinari per le aziende.

Il settore dell'automobile ha rappresentato un comparto importantissimo dell'industria meccanica italiana.

Nel periodo compreso tra il 1958 e il 1968 esso ha avuto una crescita notevolissima : in questi dieci anni la produzione si era addirittura triplicata. Nel 1974 l'Italia era la 7° nazione al mondo per la produzione di autoveicoli, di cui esportava ben il 40%. Venivano prodotte più di 1.800.000 vetture. Torino era la capitale dell'automobile con la FIAT che rappresentava l'azienda simbolo dell'industria automobilistica.

A partire dagli anni '70 il settore entrò in crisi. Il mercato interno non era più un mercato di prima motorizzazione, ma era rappresentato solamente dalle sostituzioni di auto divenute vecchie. Inoltre iniziò la crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi e la presenza di auto straniere.

Tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80, si ebbero significative modifiche all'organizzazione del lavoro all'interno delle industrie automobilistiche. I prodotti furono migliorati riducendo i consumi, migliorando la sicurezza, aumentando i comfort. Questo portò, alla fine degli anni '80, ad un nuovo boom nella produzione di auto.

La crisi del settore si riaccentuò alla fine degli anni '90. Nel 1991, nel nostro paese, le auto estere immatricolate superarono per la prima volta quelle della FIAT.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da fusioni ed acquisizioni tra aziende automobilistiche e da un costante declino di questo settore.

Attualmente, l'Italia, è solamente la 20° nazione produttrice di autovetture con un numero di veicoli pari a poco più di 700.000: meno della metà della produzione degli anni '70.

La produzione di motocicli, dal 2000 ad oggi, si è ridotta di oltre la metà. La produzione di motocicli si attesta, attualmente, su poco più di 300.000 unità prodotte, con le quali l'Italia è al 13° posto nella graduatoria mondiale.

L'industria delle biciclette è stata interessata da un costante calo della produzione nei primi anni del 2000. Nel 2010 la produzione, però, è cresciuta di oltre 6 volte. A partire dal 2012 essa ha subito un nuovo calo, ma si attesta, in ogni modo, su oltre 2.300.000 unità prodotte con le quali il nostro paese è il 7° al mondo nella produzione di bici.

Complessivamente si è ridotta, anche la produzione di navi per le quali l'Italia è all'8° posto.

L'Italia è, invece, la 1° nazione europea nella produzione di trattori e la 6° nel mondo.

Altri settori dell'industria meccanica sviluppati in Italia sono la produzione di:

• elettrodomestici. L'Italia è la 6° nazione al mondo nella produzione di lavatrici e l'11° nella produzione di frigoriferi;
• strumenti di precisione, come microscopi, telemetri, strumenti per la navigazione;
• apparecchi per la ricerca scientifica;
• materiale per le telecomunicazioni;
• armi, sia civili (l'Italia è il principale produttore europeo), ma soprattutto militari.