L'INDUSTRIA CHIMICA IN ITALIA

L'industria chimica, costituisce un settore estremamente ampio poiché la chimica comprende anche processi di lavorazione di altre industrie come quelle alimentari o tessili.

L'industria chimica propriamente detta, in Italia, occupa circa 109 mila addetti, ovvero più dell'1,8% di tutti gli addetti all'industria. Il suo fatturato rappresenta il 6% del fatturato dell'intera industria manifatturiera italiana.

I principali prodotti dell'industria chimica italiana sono:

• l'acido cloridrico. L'Italia è la 7° nazione al mondo per tale produzione e la 2° in Europa dopo la Francia. L'acido cloridrico ha un largo impiego poiché è usato in moltissimi processi industriali, anche come additivo alimentare;
• il caucciù sintetico. L'Italia è la 9° nazione al mondo per la sua produzione;
• le ceneri di soda, nella cui produzione l'Italia è l'11° al mondo;
• il bitume;
• l'acido nitrico, usato per la produzione di fertilizzanti e nella lavorazione dell'oro, dell'argento e del platino;
• i fertilizzanti, in particolar modo quelli potassici e quelli fosfatici;
• l'acido solforico, usato soprattutto nella produzione dei fertilizzanti.

Grande importanza hanno anche:

• l'industria farmaceutica;
• quella delle materie plastiche;
• quella delle fibre artificiali e sintetiche;
• l'industria della distillazione e della raffinazione degli oli minerali.

A differenza di quanto accade in altri settori dell'industria italiana caratterizzati da una notevole presenza di imprese di piccole dimensioni, nel settore chimico sono presenti soprattutto imprese di medie e grandi dimensioni, molte delle quali sono a controllo nazionale.

Anche se si tratta di aziende di dimensioni minori rispetto a quelle che operano nei mercati stranieri, esse riescono ad essere competitive anche in Europa e, a volte, a livello mondiale soprattutto grazie da una loro forte specializzazione.